Ipoglicemia e iperglicemia: definizioni e sintomi
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Ipoglicemia ed iperglicemia sono condizioni caratterizzate dallo scostamento dei valori della glicemia, la concentrazione di "zucchero" nel sangue, rispetto all’intervallo normoglicemico.
Ipoglicemia
Definizione
Come ipoglicemia viene definita una condizione clinica caratterizzata da valori di glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue) al di sotto dei 70 mg/dl (3.9 mmol/l). Si differenzia in ipoglicemia lieve quando i valori riscontrati sono tra 54-70 mg/dl (3.0-3.9 mmol/l), moderata sotto i 54 mg/dl (3.0 mmol/l) e infine severa quando per alterazioni mentali e/o fisiche importanti (alterazioni della coscienza) è richiesto l’aiuto di una persona terza per il trattamento.
L’ipoglicemia non è legata solo al diabete o alla terapia insulinica, ma si diagnostica qualora sia presente la triade di Whipple:
- glicemia < 50 mg/dl
- sintomi compatibili con la diagnosi
- risoluzione dei sintomi in seguito alla somministrazione di glucosio
Esistono infatti certamente ipoglicemie esogene (da insulina, ipoglicemizzanti orali, alcool, ipoglicemia factitia), ma ci possono essere anche ipoglicemie endogene (insulinoma, neoplasie, malattie endocrine e carenze ormonali, errori congeniti del metabolismo) o funzionali (post-gastrectomia, reattiva, insufficienza epatica grave, severa malnutrizione).
Sintomi
A seconda della gravitĂ della condizione, si possono manifestare:
Sintomi neurovegetativi (< 50 mg/dl)
- effetti adrenergici: tremore, ansia, palpitazioni, nervosismo, tachicardia, sudorazione, sensazione di calore, pallore, sudore freddo, pupille dilatate
- effetti glucagonici: fame, borborigmi, nausea, vomito, malessere addominale
Sintomi neuroglicopenici (< 40 mg/dl)
- stato mentale alterato, cambiamento di personalitĂ , instabilitĂ emotiva
- disforia aspecifica, ansia, depressione, pianto, paura di morire
- pessimismo, irritabilitĂ , aggressivitĂ , rabbia, eccitazione motoria
- fatica, debolezza, sonnolenza, sogni ad occhi aperti, sonno
- confusione mentale, perdita concentrazione, amnesia, delirio
- sguardo vitreo, diplopia, visione sfocata
- comportamenti automatici
- difficoltĂ nel parlare
- atassia, scoordinazione, a volte scambiate per ubriachezza, problemi motori generali o localizzati, paralisi, emiparesi
Convulsioni, coma (< 20 mg/dl)
Iperglicemia
Definizione
Per iperglicemia si definisce una condizione clinica caratterizzata da elevati valori di glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue) rispetto ai valori normali (70-100 mg/dl). A digiuno (dopo almeno 8 ore dal pasto precedente), la condizione si manifesta con valori superiori a 100 mg/dl, mentre due ore dopo il pasto con valori superiori a 140 mg/dl.
Sintomi
A seconda della severitĂ della condizione, si possono manifestare:
- poliuria (spesso nicturia) e polidipsia
- astenia ed anoressia
- dimagramento (non giustificabile altrimenti)
- grave disidratazione (secchezza mucose, globi oculari ipotonici, perdita elasticitĂ cutanea)
- polifagia, distensione gastrica, nausea, vomito, dolore addominale
- debolezza muscolare
- infezioni delle vie urinarie e/o genitali
- ipotensione (< 100 mmHg), shock
- tachicardia (fc > 100 bpm)
- iperpnea
- quadro neurologico: turbe dello stato di coscienza, afasia, emianopsia omonima, emiparesi, deficit emilaterale della sensibilitĂ , nistagmo
La maggior parte dei sintomi si manifestano con valori di glicemia stabilmente al di sopra dei 180 mg/dl, ma non bisogna dimenticare come anche valori inferiori (> 125 mg/dl) ma cronicamente elevati possano condurre nel tempo a danno d’organo.